Sei uno studio professionale o una piccola azienda e non sai cosa scrivere per tenere aggiornato il tuo sito? Su Facebook non hai idea di cosa parlare? Hai un sito o un blog aziendale, e rimane immobile come lo hai lasciato anni fa? Oppure, peggio, non hai proprio attrezzato su web una sezione news o un blog?
Perché sono necessari contenuti aggiornati
Se non hai pensato un ciclo continuo di aggiornamenti per il tuo sito web o il tuo blog aziendale, condanni il tuo sito (e il relativo investimento per realizzarlo) ad una inevitabile e lenta agonia. Senza rilevare aggiornamenti, Google ridurrà progressivamente la valutazione complessiva sul tuo sito o blog, che scivolerà sempre più in basso nelle pagine di esito ricerca. Otterrai di conseguenza meno traffico, meno contatti, meno business.
Ecco perché è necessario pensare un processo di aggiornamento regolare dei contenuti del sito. Da una parte è necessario perché è premiante per il posizionamento delle tue pagine sui motori di ricerca; è necessario perché disporre di contenuti consente di condurre facilmente efficaci programmi di social media; ed infine è necessario perché le tue osservazioni, opinioni, informazioni, aggiornamenti sono considerati un vero valore distintivo dai tuoi lettori, dai tuoi interlocutori, prospect, clienti.
Cosa pensa un cliente quando arriva sul tuo sito?
Cosa credi che pensi un tuo possibile cliente se, capitando sul tuo sito, trovasse notizie ferme al 2015? O se trovasse descrizioni dei tuoi prodotti altrettanto vecchie? Oppure se non trovasse alcun accenno o sezione dedicata a novità, iniziative, cambiamenti, aggiornamenti?
Riflettici. Nella migliore delle ipotesi, il tuo possibile cliente penserà che si tratta di una azienda ferma al 2015, oppure penserà che non c’è da aspettarsi molto dal contattarti, vista la scarsa attenzione dedicata al digitale; si immaginerà probabili tempi lunghi di risposta, formalità e lentezza, rinunciando ad un contatto via email o social. In una parola, il tuo sito farà scappare a gambe levate un possibile cliente.
Basta saper scrivere, e buona volontà. Oppure.
Per dare almeno un’immagine fresca e moderna del tuo business può servire avere contenuti aggiornati, interessanti e rilevanti. E per disporre di questi contenuti basterebbe solo della buona volontà.
Certo, per scrivere articoli completi bisogna saper scrivere correttamente in italiano (una capacità che non è più da dare così per scontata negli ultimi anni…); ma, oltre a questo, può essere sufficiente una sufficiente dose di buona volontà, mezz’ora al giorno, e al massimo mezza giornata ogni 15gg. Per esempio, cosa fai la domenica mattina?
Oppure, più semplicemente, conviene rivolgersi a un web editor, o web writer, o copywriter esterno affinché si occupi di impostare una strategia dei contenuti per il tuo business, di produrre contenuti, e tenere aggiornato sito e social media.
11 suggerimenti per i tuoi contenuti
Come trovare ispirazione per scrivere i contenuti del tuo blog aziendale? Ecco 11 suggerimenti che ti possono essere molto utili per impostare la tua strategia dei contenuti, procedere senza problemi nelle attività di aggiornamento dei contenuti del tuo sito, e sviluppare la tua comunicazione digitale. Dapprima attrezzati e imposta; poi scrivi i contenuti base, e poi migliora.
PARTE 1 – Imposta
1.Usa gli RSS
Se vuoi occuparti di comunicazione digitale e non sai cosa è un feed RSS, devi assolutamente capire cos’è un feed RSS. Scegli uno strumento per leggere e aggregare più feed RSS in un posto solo, e consultalo ogni giorno. La parte più bella dei feed RSS è che puoi leggere in un attimo decine di titoli, nonché approfondirne i contenuti, evitando le pubblicità che invece dovresti sorbirti girando sui vari siti e blog.
Scegli un tool che aggrega diversi feed RSS. Personalmente uso Feedly, che è gratuito, e che consente di vedere on line tutti i feed RSS che mi interessano da qualsiasi stazione, in maniera intuitiva e molto chiara. Imparare a usare i feed RSS ti consente di guadagnare tempo, tenere sott’occhio più cose, e controllare informazioni che richiederebbero ore per essere scorse tutte in maniera tradizionale.
2. Scegli quali blog seguire
Ovviamente, dopo avere imparato a usare i feed RSS, devi decidere quali blog, siti e portali sono degni della tua attenzione e includerli nel tuo feed. Come trovarli? Trovali per esempio nelle pagine di esito ricerca di Google.
Cerca un termine correlato con la tua attività, e esamina i risultati dati da Google. Trucco: restringi la ricerca ai soli blog: cerca quello che devi su Google, e nella pagina di esito ricerca seleziona “Notizie”; apparirà un sotto menu, tra cui la voce “Tutte le notizie”; selezionalo e cambia quella voce in “Blog”. In questo modo hai selezionato risultati Google che provengono solo da blog, ottimi da sorvegliare per i tuoi feed RSS.
Una volta che hai deciso di seguire gli aggiornamenti di un blog, devi trovare l’indirizzo del feed RSS del blog (di solito è qualcosa tipo www.nomedelblog.com/rss oppure www.nomedelblog.com/feed ) e includerlo nel tuo lettore RSS. E te lo sei “agganciato” al tuo feed.
3. Usa Google Alert
Un altro strumento straordinario che devi saper maneggiare con disinvoltura è Google Alert, un servizio gratuito di Google che ti informa giornalmente (o settimanalmente) di quali articoli sono stati pubblicati su Web su un tema a tua scelta. Stabilisci dapprima qual è il termine (o più termini) che meglio “fotografa” il tuo interesse, e poi attiva Google Alert su quel termine. Riceverai ogni giorno (o settimana) l’elenco delle nuove pubblicazioni online che contengono le parole che hai indicato.
Suggerimento: se il termine che ti interessa è molto generico, rischi di ricevere elenchi molto lunghi e non pertinenti; in questo caso è meglio configurare la tua richiesta a Google Alert indicando che vuoi escludere determinati termini, inserendo un – (carattere meno) davanti ai termini ai quali non sei interessato. Se per esempio sei interessato a tutto quello che succede a Bologna, ma non al calcio, attiva Google Alert con “Bologna -calcio -campionato”.
Come usare Google Alert? È facile: impostandolo la prima volta, e successivamente scorrendo gli articoli che ti arrivano per mail. Scorri rapidamente i titoli, soffermati su quelli che vale la pena leggere, e valuta se anche tu puoi dire la tua sul medesimo tema, confermando o confutando ciò che ha detto qualcun altro, oppure impostando il tuo contenuto da un altro punto di vista. Google Alert è una miniera inesauribile di spunti.
PARTE 2. Scrivi
4. Scrivi per commentare
Ora che con feed RSS e con Google Alert hai a disposizione una continua e inesauribile fonte di idee e hai letto gli articoli che gli altri pubblicano, scrivi un post per commentare anche tu uno dei temi trattati dagli altri autori. Magari commenta direttamente l’articolo di qualcun altro, mettendo un link dal tuo post al suo, ed esponi un tuo punto di vista, favorevole oppure educatamente e motivatamente sfavorevole.
5. Guida il tuo cliente
Immagina di metterti nei panni di un tuo cliente privo di informazioni. E immagina di affrontare da zero le questioni che normalmente il tuo cliente deve risolvere, e che alla fine lo porteranno a scegliere il tuo prodotto o servizio. Descrivi come cambia il suo stato d’animo nei vari passaggi, e fai capire che comprendi le difficoltà, le frustrazioni e le complessità che spesso affrontano i tuoi clienti. Poi scrivi come invece dovrebbe fare il tuo cliente per avere meno problemi, per fare più in fretta, per risparmiare più soldi, per avere massima qualità. Chiudi l’articolo invitando a contattare il tuo servizio, o avere il tuo prodotto.
6. Guida il tuo cliente da un altro punto di vista
Riconsidera interamente il punto 5. seguendo un cammino differente, un tipo di cliente differente, una serie di esigenze e problemi differenti. Se p.es. prima puntavi a spiegare “come fare” per chi ha budget limitato, ora spiega “come fare” per chi ha un budget considerevole e mira alla massima qualità. Poi riscrivi di nuovo un altro articolo per chi ha bisogno invece di soluzioni in tempi rapidissimi, etc.
7. Scrivi “evergreen”
Scrivi di argomenti che non cambiano spesso. Scrivi tutorial con prassi consolidate. Scrivi “Guida a…“ con impostazioni e suggerimenti che sono validi da anni e saranno validi per altrettanto tempo. Una recensione dell’ultimo modello di un’auto elettrica è molto interessante, ma entro pochi mesi diventerà obsoleta. Invece, una spiegazione di come funziona un’auto a motore elettrico, come si fa manutenzione, a cosa fare attenzione, diventa un “evergreen”. Articoli di questo tipo saranno continuamente richiesti, cercati, apprezzati, per anni e anni.
PARTE 3 – Fai di più
8. La morale di ciò che è appena successo
Appuntati ciò che è appena successo in una riunione, o in un incontro con un cliente. Esplora un dubbio, un malinteso, una cosa che ha fatto scappare a gambe levate il cliente. Oppure racconta una cosa che lo ha convinto immediatamente a diventare tuo cliente entusiasta. Senza ovviamente fare i nomi e generalizzando le circostanze, descrivi le premesse, il problema, le conseguenze, e il rimedio. Chiarisci “la morale” della storia in ottica “evergreen”, e fai capire a chi ti legge cosa ciascuno può fare per migliorare la propria condizione; e ovviamente conducilo da te.
9. Fai uno “speciale” a puntate
Affronta un tema importante, ovviamente meglio se “evergreen”, che può essere affrontato da più punti di vista o che necessita di particolare articolazione e approfondimenti. Suddividilo in 5-6 (o più) sotto-temi, e pianifica di realizzare un articolo (anche breve) per ogni sotto-tema, più un articolo che li presenta e li “tiene insieme” tutti, ovvero una sorta di “speciale”; oppure una “ricerca”, come si faceva a scuola. Poi pubblica un articolo per ogni sotto-tema, pubblicando per ultimo l’articolone “speciale” che li tiene insieme tutti. Ovviamente lo “speciale” conterrà link a tutti gli articoli sui sotto-temi, che a loro volta avranno un link di ritorno allo “speciale”.
10. Cosa ti chiedono al telefono
Ascolta con attenzione cosa ti chiedono al telefono quando ti chiamano per la prima volta; se non rispondi tu al telefono, fattelo dire con esattezza da chi risponde al telefono. Annota il tipo di questioni che vengono poste, esattamente nel linguaggio che viene utilizzato da chi chiama. Scrivi un post affrontando singolarmente, una per una, le questioni poste. Parti con lo stesso tipo di linguaggio usato al telefono, e riconducilo ad un linguaggio appropriato, ma solo a metà del post. Impara a esprimere il titolo del tuo post e la prima parte del post con il linguaggio dei tuoi clienti, anche se è leggermente sbagliato o improprio; è ciò che i tuoi clienti vogliono e cercano. Fai capire che sai cosa cercano.
11. Elenca gli appuntamenti
Usando Google Alert, tieni in un post fisso una piccola rubrica che elenca le fiere di settore frequentate dai tuoi target, gli eventi, gli appuntamenti, le conferenze, etc. Attenzione, non devi elencare le fiere alle quali vai TU per rimanere informato sui tuoi temi professionali, bensì le fiere che frequentano i tuoi clienti, che possono essere molto diverse dalle tue. Tienila aggiornata almeno una volta al mese, anche solo indicando il nome preciso delle fiere o degli eventi in arrivo, compilando una brevissima descrizione, luogo e le date.
Nuove collaborazioni, clienti e qualità
Segui queste indicazioni base. Dedica mezz’ora al giorno a scorrere feed e alert, annotati le cose man mano che succedono; poi dedica 2-3 ore alla settimana a scrivere un tuo contributo di 1-2 cartelle, e pubblicalo sul tuo sito.
Sii costante e disciplinato. In questo modo porrai le basi affinché la tua comunicazione digitale riscontri un’eccellente approvazione dalla tua stessa comunità professionale. Il tuo marchio ne risulterà più autorevole. Tu stesso sarai riconosciuto come un interlocutore di maggiore autorevolezza. E si creeranno nuovi contatti, che ti porteranno collaborazioni, clienti e business di migliore qualità.
Alberto Pozzi, Web Manager, progetta e sviluppa soluzioni web e progetti digitali per aziende. Si occupa di strategia digitale, web project management, siti responsivi, social media, progetti SEO, eCommerce, content management.