Pochi giorni fa Mark Zuckerberg, con un post sul suo profilo, ha reso noto che Facebook cambierà il modo in cui sceglierà di organizzarti il feed di dati, cioè l’elenco dei post da mostrarti e da scorrere quando ti colleghi.
Cambia il criterio di scelta dei post nel tuo feed personale
Come puoi immaginare, l’ordine e il criterio generale con cui ti vengono presentati i post degli altri sul tuo feed Facebook (la “bacheca”) è estremamente importante, perché ovviamente privilegia un certo tipo di contenuto (quello che viene prima) e ne sfavorisce un altro (quello che viene relegato in fondo).
Bene, la recente scelta di Zuckerberg-Facebook è stata di cambiare questo criterio, questo algoritmo. Ovvero, i post che contengono notizie e che provengono da pagine aziendali verranno mostrati con molto meno rilievo rispetto al resto dei post; i post generati da singoli profili e dagli amici/follower avranno maggiore priorità.
Questa scelta è molto impattante. Cambierà progressivamente il modo in cui usiamo Facebook. E ha un impatto importante nella strategia digitale di comunicazione per una azienda.
Perché Facebook ha cambiato l’algoritmo?
Perché Facebook ha operato questa scelta? Ecco le vere ragioni per cui i post di news e delle aziende saranno meno visibili rispetto ai semplici post personali e familiari.
1.Lotta alle fake news
In tutto il mondo si sono levate da tempo voci di protesta sempre più autorevoli relativamente alla continua costruzione e diffusione di notizie false, nonché di materiali razzisti, censurabili o terroristici. Facebook, a torto o a ragione, è ritenuto il massimo responsabile per la diffusione di questi contenuti. Molte voci di governo autorevoli si sono levate, invocando che Facebook operasse maggiori controlli e selezioni sui contenuti. Bene, Facebook semplicemente non è in grado di controllare la massa di contenuti prodotti quotidianamente dai propri utenti, tantomeno di occuparsi di eliminare i contenuti dubbi. Neppure ha intenzione di farlo.
Di conseguenza, la scelta urgente di Facebook è stata quella di ridurre drasticamente la visibilità di TUTTE le news, e di tutti i contributi che provengono da aziende e organizzazioni. Si tratta di una scelta draconiana e forse palliativa, ma potrebbe servire (secondo Facebook) almeno a ridurre la diffusione di notizie false.
Come ridurre l’impatto delle fake news? Mostrando agli utenti prima di tutto gli altri aggiornamenti dei propri amici, parenti, conoscenti, e relegando tutte le altre notizie (quelle “buone e quelle “fake”) in fondo al feed. In pratica, Facebook, torna ad essere più un “notiziario” localizzato e personalizzato delle persone a te più vicine, e sempre meno uno strumento di comunicazione globale di massa, come invece era diventato. Se cerchi notizie, insomma, vai su un magazine, non su Facebook.
2.Capire meglio le tue abitudini
Tutto ciò che fai su Facebook contribuisce a definire il tuo profilo. Definisce il tuo profilo ciò che guardi, quanto tempo lo guardi, i like, i commenti, gli sharing, quello che cerchi, tutto. E ciò che fai stabilisce in maniera sempre più dettagliata quali sono i tuoi interessi e le tue preferenze; ovvero, a definire meglio il tuo profilo come possibile consumatore e target di messaggi di pubblicità.
Se tu interagissi prevalentemente con notizie più o meno standard (la politica, lo sport, il costume, il gossip), il tuo profilo peculiare e i tuoi interessi non emergerebbero. Se invece tu fossi spinto a interagire con le foto dei tuoi amici che corrono in bicicletta, che cucinano, che frequentano bagni termali, o che fanno vacanze in Trentino, allora il tuo profilo fornirebbe molte più informazioni e sarebbe profilato molto, molto meglio.
Inoltre, come effetto secondario, saresti spinto tu stesso a pubblicare maggiormente quello che fai, vedendo che gli altri usano Facebook così e si comportano prevalentemente in quel modo. E se pubblichi notizie, e vedrai che non ottieni riscontri, smetterai di pubblicarle.
In pratica, Facebook ti spingerà ad essere più attivo nelle tue pubblicazioni personali e nelle interazioni con gli altri, anziché lasciarti accontentare di usare Facebook come una rivista di notizie generali. Insomma, “lascia perdere le notizie, e pubblica la foto del tuo gatto, di cosa stai mangiando, di dove ti trovi e cosa fai”. Di questo parliamo.
In questo modo, Facebook potrà proporti post a pagamento più efficaci per te, e potrebbe vendere agli inserzionisti advertising di maggiore qualità. Insomma, il sistema di advertising di Facebook risulterebbe complessivamente molto più efficace.
Come impatta tutto questo nella tua strategia digitale?
Facebook è oggi uno strumento molto importante nella comunicazione digitale professionale di una azienda, piccola o grande. Anche nella tua. Il cambiamento operato nell’algoritmo di presentazione post nel feed comporta importanti cambiamenti, e richiede nuove riflessioni sulla tua comunicazione digitale.
Facebook ti è utile se…
Facebook ti può essere ancora molto utile se:
- Hai contenuti direttamente rivolti agli utenti (i “consumatori”), e che interessano vaste aree della popolazione
- Hai contenuti che si candidano ad essere leggeri, spiritosi, virali, facilmente fruibili, mirando prevalentemente all’intrattenimento, al divertimento a risolvere preoccupazioni quotidiane e bisogni essenziali (cibo, sentimenti, socialità, abbigliamento, bellezza, salute, cura del corpo)
Facebook non ti serve più molto se…
Invece, se ricadi nelle seguenti situazioni, è consigliabile valutare di ripensare la tua presenza su Facebook, riportando su altri canali una buona parte delle energie che ci spendevi:
- Ti rivolgi ad altre aziende, svolgi servizi professionali per aziende, i tuoi contenuti non interessano direttamente il grande pubblico
- Hai contenuti prevalentemente di carattere tecnico-professionale, che richiedono un minimo di attenzione, un buon livello di scolarità, o risolvono problemi lontani dalle preoccupazioni quotidiane delle persone.
Verifica l’andamento del tuo canale Facebook
Naturalmente queste sono indicazioni di massima. È possibile che il tuo business, qualunque sia, funzioni ancora a meraviglia con Facebook. Verificalo. Valuta l’andamento dei parametri della tua comunicazione Facebook, e verificane l’efficacia. Se ricadi nei casi di cui sopra e noti un trend negativo, riduci l’energia che metti nella comunicazione Facebook e dedicala ad altri canali. Nella comunicazione digitale ci sono molti altri canali e molte altre alternative.
Alberto Pozzi, Consulente di comunicazione digitale, progetta e sviluppa soluzioni web e progetti digitali per aziende. Si occupa di strategia digitale, siti web responsivi, testi e contenuti per siti web, social media, progetti SEO, eCommerce, content management, email marketing.