Nel corso degli anni, Google ha esplorato molti modi per rilevare la “freschezza” di un contenuto, e conseguentemente premiarla con un elevato ranking. Affinchè i contenuti del tuo sito o blog vengano rilevati da Google come freschi, è necessario dare dei segnali coerenti, e evitare di incorrere in scivoloni.
In questo post elenchiamo quali sono le tecniche da adottare per segnalare a Google che i tuoi contenuti sono freschi, e come prevenire possibili problemi se il tuo sito non si aggiorna spesso.
Google pone molta attenzione alla freschezza delle informazioni che pubblichi
Nel 2003 gli ingegneri di Google hanno registrato un brevetto denominato “information retrieval based on historical data”, che ai tempi aveva messo in subbuglio il mondo SEO. Il brevetto non solo faceva capire cosa girava allora nella testa degli ingegneri di Google, ma lasciava intravedere il percorso che avrebbe seguito l’algoritmo di Google negli anni a venire.
Prima di tutto, va tenuto in mente che nonostante vi siano molti brevetti Google che descrivono queste tecniche, non abbiamo garanzie assolute di come Google le usi nei propri algoritmi. Non possiamo cioè esserne certi al 100%, ma l’evidenza suggerisce che Google potrebbe usare alcune, forse molte, di queste tecniche per classificare i risultati di ricerca secondo la freschezza dei contenuti.
Ogni query richiede risultati con contenuti di differente freschezza
La prima cosa da comprendere è che differenti ricerche hanno differenti esigenze di freschezza nei contenuti. Di conseguenza, Google assegna una misura di freschezza a ogni tua pagina, e valuta questo valore in base al tipo di ricerca richiesta.
I tipi di ricerca che possono implicare una valutazione di freschezza possono essere classificati in tre classi:
- Eventi recenti o temi del momento (es. “protesta notav torino” “vendita pogba”)
- Eventi ricorrenti e regolari (es. “classifica serie a” “selezioni xfactor” “bilancio luxottica”)
- Aggiornamenti frequenti (es. “migliore smartphone” “recensioni volkswagen golf”)
Google può determinare esattamente quale ricerca esige un contenuto fresco oppure no. Questa decisione viene presa dall’algoritmo di Google attraverso il monitoring del web e dei propri archivi di dati, esaminando i seguenti fattori:
- Volumi di ricerca quotidiani: la query potrebbe riguardare un particolare evento in corso di accadimento (p.es. “terremoto Giappone”) e una ricerca su quell’argomento richiede contenuti freschi.
- Notizie e commenti blog: Se un certo numero di agenzie di notizie inizia a parlare dello stesso argomento, probabilmente diventa uno dei temi del momento, e una ricerca su quell’argomento richiede contenuti freschi.
- Social Media: un picco di citazioni di un particolare argomento può indicare che un dato argomento è di tendenza, e una ricerca su quell’argomento richiede contenuti freschi.
Dieci modi per segnalare a Google la freschezza dei tuoi contenuti
Tuttavia, se alcuni tipi di ricerca richiedono necessariamente contenuti freschi, altre ricerche possono essere risolte meglio da contenuti presenti da più tempo. Ecco dieci modi in cui Google riesce a determinare la freschezza del tuo contenuto.
1. La data di pubblicazione indica la freschezza
Alla sua pubblicazione, una pagina web si può guadagnare un bonus di “freschezza”, che ovviamente tende a ridursi nel tempo.
Questo punteggio di freschezza può spingere un contenuto in cima ai risultati per determinate ricerche, ma si riduce progressivamente con il passare del tempo. La data considerata corrisponde al momento in cui Google si accorge del documento, cioè quando Googlebot lo indicizza o trova un link verso di esso.
2. Aggiornare spesso le pagine influenza la freschezza
L’età di un dominio o la data di pubblicazione di una pagina web non è l’unico fattore di freschezza dei contenuti. I motori di ricerca possono regolarmente assegnare un indice di freschezza elevato ai contenuti aggiornati, e assegnare un valore idi freschezza ridotto ai contenuti che non cambiano mai. In questo contesto, la quantità di aggiornamenti operati sulle tue pagine gioca un ruolo importante per il posizionamento.
Ma non tutti gli aggiornamenti sono uguali. Per esempio, cambiare una singola frase non avrà un grosso impatto di freschezza sul contenuto; modificare invece il testo del corpo principale è un’operazione di considerevole aggiornamento, che aumenta la freschezza del contenuto.
Inoltre, una pagina con una quantità relativamente grande del proprio contenuto aggiornato nel tempo, può essere valutata molto meglio rispetto ad un documento che ha avuto relativamente pochi aggiornamenti nel suo contenuto.
A conferma di ciò, in effetti, Google può scegliere di ignorare completamente i piccoli aggiornamenti. E’ una delle ragioni per cui quando si aggiorna un link in una pagina, tipicamente si aggiorna anche il testo circostante. In questo modo, Google tenderà a non ignorare il cambiamento.
3. Gli aggiornamenti al contenuto centrale hanno maggiore impatto
I cambiamenti operati in aree importanti di una pagina web segnalano a Google una freschezza di contenuto differente rispetto a aggiornamenti fatti in aree meno importanti delle pagine. Per intendersi, per “aree meno importanti delle pagine” intendiamo:
- JavaScript
- Commenti
- Advertisement
- Navigazione
- Testi formali/legali ricorrenti
- Date e orari
Di contro, i contenuti importanti corrispondono al testo incluso nel corpo centrale. Quindi, semplicemente cambiare il link nella colonna di navigazione o aggiornare il footer probabilmente non viene considerato da Google come un sufficiente segnale di freschezza.
Queste considerazioni ci portano ad un tema controverso, ovvero se cambiare solo data e ora alla pagina venga inteso da Google come un aggiornamento. Alcuni webmaster aggiornano regolarmente data e ora della pagina, talvolta cercando di spacciare un vecchio contenuto come nuovo; ma ci sono versioni contrastanti sulla reale utilità di questa operazione. E’ invece unanimemente condiviso il fatto che la freschezza di un contenuto venga individuato da google quando il contenuto centrale della pagina viene mantenuto fresco e aggiornato.
4. La frequenza di aggiornamento influenza la freschezza dei contenuti
Come è ovvio, in termini di freschezza dei contenuti, un contenuto che cambia più frequentemente è valutato meglio da un contenuto che non cambia mai, o che viene aggiornato molto raramente.
5. Creare nuove pagine è segnale di freschezza
Invece di aggiornare le pagine già esistenti, molti siti operano aggiungendo pagine completamente nuove, come nel caso dei blog. Siti web che frequentemente aggiungono nuove pagine possono guadagnare un punteggio di freschezza maggiore rispetto ai siti che aggiungono contenuti meno frequentemente.
Alcuni webmaster consigliano di aggiungere 20/30% di nuove pagine al sito ogni anno. Ciò può anche non essere necessario, qualora si includano nel proprio sito altri segnali di freschezza dei contenuti, tra cui p.es. mantenere i contenuti aggiornati e ottenere regolarmente nuovi link.
6. Il tasso di aumento di nuovi link indica freschezza
Non tutti i segnali di freschezza dei contenuti che si possono mandare a Google sono da operare all’interno della pagina stessa. E’ possibile attivare molti altri segnali esterni che possono indicare freschezza, e anche con risultati molto efficaci.
Se una pagina web vede un incremento nei link, ciò può indicare un segnale di rilevanza ai motori di ricerca. Per esempio, se gli utenti iniziano a linkare il tuo sito perchè ti stai per sposare, il tuo sito potrebbe essere valutato molto rilevante e fresco (almeno fino a quando ti sposi). Allo stesso modo, una riduzione del tasso di nuovi link può indicare ai motori di ricerca che il documento perde di validità, e quindi la pagina perde il proprio valore di freschezza.
Attenzione, però. Un aumento innaturale nell’attività di linking verso un sito può anche essere interpretato come spam o tentativo fraudolento di manipolare il naturale interesse verso la pagina. I motori di ricerca tendono a scoraggiare, rilevare e penalizzare questi comportamenti. Una crescita naturale di link nel tempo, normalmente, è la soluzione migliore.
7. Link da siti con contenuti freschi passano un valore di freschezza ai contenuti
Ottenere dei link da siti che hanno una buona valutazione di freschezza può migliorare il valore di freschezza di contenuti nei siti a cui linkano.
Per esempio, se ottenete un link da un sito vecchio, statico e che non è stato aggiornato da anni, questo link non migliorerà il livello di freschezza dei contenuti, rispetto a ottenere un link da una pagina con contenuti freschi. In assonanza con il (defunto) Google PageRank, questa misura viene chiamata FreshRank.
8. Aumenti di traffico e di coinvolgimento utenti segnalano freschezza dei contenuti
Quando Google presenta un elenco di esiti ricerca agli utenti, le scelte che opera l’utente e la quantità di tempo speso su ciascuno di essi possono essere usati come indicatore di freschezza e rilevanza.
Per esempio, se su una certa query gli utenti clickano costantemente un risultato che è collocato in basso nella lista, e passano più tempo in questo sito piuttosto che con gli altri, questo può significare che il sito scelto è più fresco e rilevante. E se gli utenti passano meno tempo su un altro sito, oppure non viene mai scelto, questo può significare che quel sito è meno fresco e meno rilevante.
Si potrebbe dedurre che il tasso di click nella pagina risultati sia un fattore di ranking, ma non è esattamente così. Una interpretazione leggermente più sfumata è che un aumento di click nella pagina risultato indica a Google che c’è interesse nell’argomento, e che quella pagina (e le altre) sembrano dare le risposte che l’utente cerca.
9. Cambiamenti radicali nel testo possono ridurre il valore dei link
Se il tema trattato da una pagina web cambia radicalmente nel tempo, potrebbe avere senso che cambino tutti i testi del link che ad esso puntano.
Per esempio, se hai acquistato un dominio e lo hai popolato di contenuti sulle macchine da corsa, e poi da un certo momento in poi cambi i contenuti del medesimo sito in ricette da cucina, nel tempo i link che puntano la pagina cambieranno più o meno da “Auto da corsa” a “Biscotti”.
In questo caso, Google può determinare se il tuo sito è cambiato così tanto che i vecchi testi dei link, e i link stessi, ora sono diventati obsoleti, annullando completamente il loro valore, nonchè la freschezza e la rilevanza che passavano al tuo sito.
Di conseguenza, se aggiorni massicciamente una pagina, è meglio non deviare eccessivamente dal contenuto originale, poichè è possibile rischiare di perdere il valore dei link preesistenti.
10. Vecchio, spesso, è meglio
Google comprende che il risultato più recente non necessariamente è sempre il migliore. Considera una ricerca come “Magna Carta”. In questo caso, un risultato da un sito vecchio, e autorevole, è meglio.
Esaminando l’elenco dei risultati e l’età media dei documenti che risultano da ricerche di questo tipo, si nota che effettivamente Google fissa preventivamente la freschezza necessaria alla ricerca.
Un buon modo per capire meglio questa particolarità, è semplicemente cercare un termine su Google, e osservare la data media di pubblicazione delle pagine restituite nel risultato. Se tutti i risultati principali sembrano avere qualche anno di pubblicazione, allora per quella specifica ricerca Google ha richiesto contenuti non necessariamente freschissimi. Di conseguenza, una pagina completamente nuova potrebbe avere molta difficoltà ad apparire sopra le altre.
Suggerimenti per contenuti freschi
Come operare, allora, per comunicare correttamente a Google che i contenuti del tuo sito sono freschi e rilevanti e quindi meritano un particolare posizionamento? La prima cosa da dire è che decidi di aggiornare il tuo sito solo nella speranza di un migliore posizionamento, potresti essere frustrato da una mancanza di risultati. Operare solo per i motori di ricerca non è mai una buona soluzione.
Invece, il tuo obiettivo dovrebbe essere di aggiornare il tuo sito regolarmente a beneficio degli utenti, con l’obiettivo di incrementare i click, il coinvolgimento degli utenti e per ottenere nuovi link da siti rilevanti e coin contenuti freschi. Questi sono i segnali più chiari che puoi passare a Google per mostrare che il tuo sito ha contenuti freschi e merita un ranking elevato. Un migliore posizionamento su Google sarà la naturale conseguenza di tutto questo.
Oltre a aggiornare i contenuti più vecchi, altri suggerimenti possono essere i seguenti:
- Crea regolarmente nuovi contenuti
- Quando aggiorni, occupati del contenuto principale, e non di testi secondari
- Tieni a mente che piccoli cambiamenti possono essere ignorati da Google. Se stai aggiornando un link, aggiorna tutto il testo intorno al link.
- Una crescita di link bassa ma regolare è sempre meglio che un picco improvviso di nuovi link inconsistenti o artificiosi.
- A parità di condizioni, link da pagine con contenuti più freschi passano più valore che link da pagine con contenuti obsoleti
- Controlla quanto sono coinvolti gli utenti. Opera per aumentare i click e la soddisfazione degli utenti
- Se cambi radicalmente l’argomento di una pagina, sappi che i link verso la pagina perdono valore
Insomma, pubblicate contenuti. Freschi. Rilevanti. Ma soprattutto Utili.
Alberto Pozzi, Web Manager, progetta e sviluppa soluzioni web e progetti digitali per aziende. Si occupa di strategia digitale, web project management, siti responsivi, social media, progetti SEO, eCommerce, content management.
One comment on “Come segnalare a Google che i tuoi contenuti sono freschi e rilevanti”
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