Vi riporto il testo di una mia intervista, effettuata da Mediastars, articolata in tre domande. La seconda domanda è su comunicazione digitale, Big Data e Intelligenza Artificiale.
Domanda 2. Spesso non ci accorgiamo di quanto gli algoritmi stiano pilotando le nostre scelte attraverso l’utilizzo dei Big Data. Quale sarà Il futuro della comunicazione? Sarà esclusivamente Data Driven o c’è la possibilità di una svolta creativa Human Driven?
L’introduzione sistematica di tecniche di Intelligenza Artificiale e le applicazioni operative di analisi di Big Data stanno effettivamente mutando molti scenari di applicazione quotidiana del digitale.
Più che la capacità di una automobile di guidare da sola, recentemente mi ha colpito la capacità di alcuni sistemi (non più in fase di ricerca ma di regolare applicazione commerciale, come AmperMusic) di produrre musica di ottima qualità, fatta e finita in tempo reale secondo le indicazioni dell’utente, pronta per essere scaricata gratuitamente in MP3 e usata liberamente senza alcun copyright.
UN AUTOMA CHE CREA MUSICA MI PREOCCUPA
Ecco, se tutto sommato non mi dispiace pensare che un automa mi sostituisca alla guida dell’auto (o alla guida di un taxi che vola a Dubai), guardo invece con molta preoccupazione ad un automa che produca musica, rendendola indistinguibile dalla musica scritta da un compositore umano; ciò mi preoccupa di più perché, in proiezione, la musica prodotta dall’automa sarà responsabile delle mie emozioni più profonde. E finché il responsabile era J.S. Bach, Burt Bacharach, Neil Young o Jimmy Page, ero più tranquillo.
PROGRAMMATIC ADVERTISING
Ma non vi è dubbio che in tutto questo vi siano prevalenti aspetti positivi. Grazie p.es. al programmatic advertising e alle sue sofisticate applicazioni nell’advertising, sono raggiunto da una informazione pubblicitaria con contenuti interessanti su un prodotto che sto cercando, esattamente nel momento e nella modalità in cui ne ho bisogno; questo è un fattore risolutivo che, se svolto correttamente, personalmente trovo molto interessante. Mi risolve un problema e pone l’azienda e il prodotto in una luce positiva.
CAPIRE MOLTO DI PIÙ IN MENO TEMPO
Allo stesso modo, disporre di un generatore di brani musicali di qualità di un certo tipo potrebbe aiutare a studiare e comprendere meglio le basi della musica, e a creare musicisti più preparati in meno tempo rispetto a prima. In generale, analizzare in meno tempo basi dati più estese consente di individuare tendenze e comprendere meglio i fenomeni che ci circondano. In una parola, possiamo diventare più intelligenti.
In un’ottica a medio-lungo termine, queste possibilità contribuiranno a consolidare concetti complessi (come p.es. l’interdipendenza) in un numero sempre maggiore di teste. E, in ultima analisi, queste possibilità ci consentiranno di chiarire meglio le dinamiche umane di comportamento, nonché il funzionamento dei sistemi che ci circondano. Comprenderemo ancora meglio perché ci comportiamo in determinati modi, e perché ciò che ci circonda muta in determinate maniere. Abbiamo cioè la possibilità di capire molto di più, e in meno tempo rispetto a prima.
UNA COSCIENZA CRITICA
Naturalmente, non dovrà mai mancare una coscienza critica. Dovremo saper distinguere e premiare chi usa in forma accorta e evoluta queste possibilità, e allo stesso tempo ignorare o penalizzare chi le usa in forma impropria o scellerata. La mia speranza principale in questo senso è che l’accesso e il governo di queste tecnologie richiede anni di preparazione, di studio, di selezione e di applicazione; pertanto, ciò potrebbe già essere una prima forma di garanzia sulla qualità e sulla lungimiranza delle persone responsabili di gestire queste soluzioni.
In particolare, è necessario che soprattutto chi si assume compiti di responsabilità e di dirigenza adegui la propria preparazione all’evolversi dei tempi, anche se le evoluzioni sembrano più veloci della nostra capacità di gestirle. Pensare in questo senso a forme di coaching per il management aziendale è saggio, lungimirante, e consente di valorizzare l’esperienza sul campo dei propri dirigenti unendola ad una visione corretta del futuro.
Ma personalmente non ho dubbi che Intelligenza artificiale, algoritmi evoluti, analisi di Big Data siano strade da percorrere a fondo.
Alberto Pozzi, Web Manager, progetta e sviluppa soluzioni web e progetti digitali per aziende. Si occupa di strategia digitale, web project management, siti responsivi, social media, progetti SEO, eCommerce, content management.