Quando si pensa alle funzioni di ricerca, ai search engine e alle soluzioni di SEO, si pensa ancora fondamentalmente al modello dei tardi anni ’90: si va su Yahoo a digitare una keyword e si ottiene un elenco di pagine o di siti suggeriti, tutti da spulciare a caccia dell’informazione che cerchi.
Bene, entro qualche anno (non molti, forse cinque, ma a occhio e croce anche tre) cambierà tutto, sotto la spinta della crescita irrefrenabile dei nuovi modelli di erogazione e consumo delle informazioni che stanno segnando rapidamente questi anni di evoluzione digitale.
Vediamo quali sono le tre forze principali che agiranno (e devasteranno) il SEO dei prossimi anni.
1. APP E MOBILE SEARCH
E’ ormai impossibile distinguere prodotti e informazioni digitali da consumarsi a desktop oppure da mobile. E’ come parlare di programmi tv in bianco e nero oppure a colori. La potenza e le velocità di funzionamento e connessione dei dispositivi mobile sono sempre più prossime a quelle dei tradizionali computer da desktop. E gli utenti vogliono le informazioni in qualsiasi contesto in qualsiasi momento, senza delegare la ricerca al momento in cui “sarò al pc”. Gli utenti vogliono le informazioni ora e subito.
L’elaborazione mobile è basata sulle app. E anche Windows 8 e Windows 10 si sono adeguati e basano la loro elaborazione su app. Il cui traffico e le cui informazioni il più delle volte sono invisibili ai motori di ricerca.
Le app si basano su query di ricerca e funzioni utente di volumi sempre più considerevoli, e che non potranno piu essere escluse dalle valutazioni dei motori di ricerca, come p.es. trovami il ristorante piu’ vicino, o dimmi quali sono i saldi di oggi, com’è il meteo qui, quant’è il mio traffico telefonico residuo. Quanti utenti oggi controllano due volte al giorno il proprio traffico telefonico attraverso una app, piuttosto che da web? E il meteo? E quindi alle relative pagine web quanto traffico (e quindi quanta evidenza seo) viene sottratto ?
Sarà sempre più urgente e imprescindibile includere nella tecnologia SEO le funzioni app, il traffico generato, gli eventi di ricerca richiesti,
2. SOCIAL MEDIA
Cosi’ come nei primi anni 2000 i blog hanno abilitato gli utenti a popolare il Web con i propri contenuti semplificandone l’uso e la fruizione, cosi’ i social media hanno successivamente abilitato enormi masse di utenti a popolare internet con i propri contenuti. E’ impossibile escludere o limitare l’indicizzazione dei social network. E’ in assoluto la forma con cui gli utenti oggi si esprimono online e veicolano contenuti.
I social media sono già in parte considerati nella valutazione SEO, ma saranno sempre piu importanti nel posizionamento, e sarà di conseguenza sempre più importante ampliare la consolidata logica SEO basata sul sito web, con pagine formate da keyword e titoli. E sarà necessario includere i modelli di microblogging come Twitter, nonchè la storia delle proprie chat e delle proprie email.
3. RICERCA VOCALE E RICERCA AUTOMATICA
Oggi Siri, Google Now, Cortana e Amazon Alexa guidano gli utenti nel consumo quotidiano delle informazioni.
Ci sediamo la mattina davanti al caffe chiedendo ad Alexa “che c’è di nuovo?”, ottenendo l’elenco delle nuove mail, notizie locali, meteo per il luogo dove ci si trova e per i luoghi che si frequentano di piu’. Chiediamo ad Alexa di acquistare cio’ che manca nel frigo. Quando si esce dall’ufficio alle 18, Google Now si accorge di ciò che stai facendo e ti informa quanto tempo ci vorrà per arrivare a casa. E gli chiediamo “cosa posso fare stasera qui ?”.
In tutte queste situazioni, oggi già perfettamente funzionanti, non si usano keyword, le funzioni di ricerca sono continue, ripetute, mirate, specifiche, e viaggiano su canali che non possono essere misurati dal SEO. Ma diventerenno sempre più diffusi e popolari, e non potranno essere tralasciati in un contesto SEO.
Entro cinque anni. Facciamo tre.
In definitiva, i meccanismi di ricerca delle informazioni stanno cambiando progressivamente e completamente. E il patrimonio di posizionamento SEO che abbiamo accumulato potrebbe necessitare profonde revisioni entro pochi anni, pochissimi.
Questo che sentite suonare non è un allarme, ma è l’avviso di tenere molto ben aperti gli occhi e evolvere nel tempo il proprio patrimonio di informazioni e la propria presenza Internet, adeguandola agli sviluppi e alle esigenze dei vostri utenti.
Alberto Pozzi, Web Manager, progetta e sviluppa soluzioni web e progetti digitali per aziende. Si occupa di strategia digitale, web project management, siti responsivi, social media, progetti SEO, eCommerce, content management.
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