10 ragioni per cui I tuoi utenti web abbandonano il tuo sito dopo pochi secondi. Cosa sbagli? Come si può sistemare? Ci sono anche delle eccezioni…
Scorrendo le tue statistiche di traffico del sito hai notato un aumento del bounce – tasso di rimbalzo? Hai forse notato anche una riduzione del tempo medio di durata di una sessione? (A proposito, leggi e comprendi le statistiche di traffico del tuo sito, vero?)
Bounce alto e basso tempo medio di sessione potrebbero essere sintomi di qualche problema nel tuo sito web. Capiamo meglio cosa sono bounce e tempo medio durata sessione e quali sono le principali situazioni che possono creare un problema per il tuo sito e per il tuo business.
Sommario
Cos’è il bounce – tasso di rimbalzo
Il bounce – tasso di rimbalzo è la percentuale degli utenti che hanno visitato una sola pagina del tuo sito e che poi se ne sono andati. Un valore di bounce pari o inferiore al 45% è normale e fisiologico. In generale, valori di bounce fino al 60% – 70% sono accettabili. Valori di bounce che invece superano il 70% – 80% sono spesso sintomo di qualche problema e richiedono delle valutazioni più approfondite. Eccezione: un valore elevato di bounce può anche essere un “falso positivo” e indicare un buon successo del tuo sito, ma solo sotto determinate condizioni. Leggi più sotto.
Cos’è il tempo medio di durata di una sessione
Il tempo medio di durata di una sessione è il tempo che passa un utente sul sito scorrendo le varie pagine, fino a quando decide di lasciare il sito. Questa misura può essere molto variabile; può variare tra 15 sec fino a 2 o 3 min, o anche più.
Cosa significa avere bounce alto e basso tempo medio durata sessione
Se sul tuo sito hai rilevato molte visite brevi e hai un bounce elevato, significa che la maggioranza dei tuoi utenti entra nel sito e ne esce immediatamente. Di solito, l’obiettivo di un canale web è che l’utente trovi interessante ciò che tratti nel sito e che giri diverse pagine; ogni visitatore dovrebbe effettuare un percorso di approfondimento solitamente di almeno un paio di pagine, fino a generare un contatto, o una vendita, o una iscrizione, o una telefonata, etc. Raramente l’obiettivo di un sito è una visita breve di una singola pagina; ma può capitare.
Ecco alcune delle cause possibili per cui il tuo utente se ne è andato subito, senza approfondire nulla sul tuo sito. Vediamo anche cosa puoi fare per sistemare eventuali problemi di visite al sito troppo brevi.
1. Il visitatore era un bot
In molti casi, le visite troppo brevi sono effettuate da web crawlers oppure da bot. Il tuo sistema di analisi statistiche dovrebbe rilevare automaticamente questi visitatori, dandoti l’opzione di ignorarli e escluderli dai conteggi. In questo modo, questi visitatori “automatici” non potranno alterare le tue statistiche.
2. Stai inviando traffico advertising verso la tua homepage
Quando avvii campagne advertising a pagamento, è necessario predisporre delle specifiche pagine dedicate di accoglienza – landing pages. Se invece invii il traffico da advertising verso la tua homepage o verso qualsiasi altra pagina che non è progettata per accogliere chi arriva da quella specifica adv, rischi di buttare i soldi: chi arriva da una adv su una pagina generica molto facilmente se ne andrà, aumentando il bounce e riducendo il tempo medio di sessione.
Fai una Landing Page per ogni adv
Il traffico web a pagamento converte bene solo se la pagina di accoglienza del tuo sito è focalizzata verso un unico scopo e invita alla conversione, in tema con quello che dice l’adv. In particolare, una landing page dovrebbe avere una grafica chiara corrispondente a quella dell’adv di provenienza, il contenuto dovrebbe riprendere i temi lanciati dall’adv e dovrebbe esserci una singola chiara call-to-action. Invece, la homepage è il contrario di una landing page proprio perché è pensata per dare molte possibilità di esplorazione.
3. La pagina impiega troppo tempo a caricarsi
Sai quanto impiega una pagina del tuo sito a caricarsi? Il traffico da mobile ormai è molto maggiore del traffico generato da desktop. La maggioranza degli utenti che accedono da smartphone o tablet si aspetta che il sito si carichi al massimo entro 3 secondi. È quindi cruciale occuparsi di ottimizzare il tuo sito per un caricamento rapido. Un caricamento più rapido del tuo sito non solo abbassa il bounce e migliora la conversione, ma migliora anche il tuo posizionamento SEO, perché la velocità di caricamento di un sito è un sicuro fattore di posizionamento Google.
Velocità di caricamento
Per migliorare la velocità di caricamento delle pagine del tuo sito applica alcune semplici regole: ottimizza le immagini, riduci il codice, rimuovi codici java script con effetti non essenziali. Oltre a rendere più veloce il caricamento delle pagine del tuo sito, migliorerai il ranking Google del sito e migliorerai le conversioni.
4. Non c’è una chiara call-to-action
Non puoi pretendere la completa attenzione da parte dei visitatori del tuo sito. I tuoi visitatori arriveranno piuttosto distratti, arriveranno sulla tua pagina da una ricerca su Google oppure da una pubblicità. Leggeranno mentre stanno aspettando l’autobus o quando sono sul divano davanti agli stimoli della TV. Vedendo la tua pagina, prenderanno decisioni nel giro di frazioni di secondo. Se non troveranno subito una chiarissima indicazione di come procedere e cosa fare, lasceranno perdere.
Creare una singola call-to action aiuterà i tuoi utenti a diventare clienti. Ecco alcune semplici regole per creare una call-to-action con un pulsante:
- Rendi il colore del bottone in forte contrasto e evidenza con il resto della pagina
- Rendi il pulsante grande, visibile.
- Inizia il testo sul pulsante con un verbo. Es. “Iscriviti adesso” “Scopri di più” “Risparmia il 110%”. Ma osa di più con questo testo, rendilo sorprendente o ironico, se è il caso: “Blocca il preventivo”, “Distruggi la calvizie” , “Precipitati subito alle Maldive”, etc.
- Chiarisci bene cosa succede dopo
5. Il contenuto è illeggibile
Il visitatore del tuo sito non leggerà ogni parola in sequenza dall’inizio alla fine, come forse ti puoi erroneamente aspettare. Non sta leggendo un libro, ma sta leggendo una pagina web. Le modalità di lettura online sono molto diverse. Un lettore online (tu stesso l’hai fatto con questo articolo! Confessa!) tende a scansionare rapidamente il contenuto spostandosi su e giù, notando e memorizzando soprattutto titoletti, testi in grassetto, elenchi listati e link.
Non ha senso online proporre un “cubo di testo infinito”, simile a una pagina di un romanzo di Proust. Creare un contenuto ben formattato usando paragrafi brevi, con dei titoletti, con elenchi listati e immagini aiuta i tuoi visitatori a leggere e capire il tuo contenuto, senza morire di noia. Se il tuo contenuto non è ben formattato, il lettore facilmente può abbandonare “per noia visuale”.
6. Il contenuto non è pertinente
Può darsi che il tuo contenuto sia scritto perfettamente, ma non corrisponda a quello che stava cercando il tuo visitatore.
Google ha migliorato enormemente il proprio algoritmo di ricerca, che ora è in grado di comprendere l’intento più generale che sta dietro una query di ricerca, piuttosto che cercare una diretta corrispondenza lessicale. Se p.es. cercate “quando c’è la Juve”, Google comprenderà che l’intento complessivo di ricerca più probabile è sapere giorno e ora della prossima partita della Juventus.
Intento di ricerca
Se per esempio la tua query inizia con “Come …” , Google comprende che chi cerca sta probabilmente chiedendo una risposta in forma di guida introduttiva o video tutorial. Riconoscere l’intento di ricerca consente a Google di proporre diversi tipi di risultati pertinenti alla ricerca.
Ottimizzare il tuo contenuto utilizzando le corrette parole chiave per specifici intenti di ricerca è il modo migliore di assicurarsi che i contenuti delle tue pagine siano pertinenti per i tuoi visitatori, attirando il target corretto e evitando il problema di bounce alto e basso tempo medio di sessione.
7. Ci sono finestre popup e chatbot
Strumenti come popup e finestre con chatbot sono progettati per catturare completamente l’attenzione di un visitatore. Ci sono pochi, rari casi in cui questi strumenti sono appropriati. Nella maggioranza dei casi, popup e chatbot non sono una buona idea per la salute del tuo sito. Raramente un visitatore apprezza che la pagina web prenda il controllo e ti obblighi a fare qualcosa. Una finestra popup che appare immediatamente appena caricata la pagina raramente è una buona idea. Molto spesso il risultato è l’abbandono della pagina.
Il modo migliore per capire se popup e chatbot funzionano, è introdurli gradualmente su pagine mirate e verificare la reazione degli utenti, capendo se vengono chiuse / ignorate, oppure se aiutano davvero a risolvere problemi.
8. Il sito non è responsivo per mobile
Se il tuo sito non si adatta a smartphone e tablet, il tuo visitatore lo abbandonerà immediatamente, aumentando bounce e abbassando il tempo medio di sessione. Peggio ancora, Google nei suoi esiti di ricerca registrerà questo difetto di progettazione e darà regolarmente più evidenza ad altri siti mobile-friendly, affossando il tuo traffico.
9. Il sito ha una navigazione confusa o pagine difficile da trovare
Adattare siti alla navigazione da smartphone e da mobile significa anche presentare in pagina meno link di navigazione, nonché nascondere voci di navigazione all’interno di menu. Da una parte questo è corretto, perché ti spinge a pensare cosa è veramente più importante tenere in pagine e a togliere il superfluo. Ma se nascondi link importanti all’interno di menu, questi saranno difficili da trovare.
Assicurati che le pagine più importanti del tuo sito siano facili da trovare dal menu principale, dalla spalla, dal footer. Secondariamente, crea delle chiare call-to-action in pagina per aiutare i tuoi visitatori a procedere rapidamente nel cammino.
10. I tuoi utenti hanno trovato subito quello che cercavano
Ecco l’eccezione. Visite molto brevi e bounce elevato – rimbalzi immediati – non sono sempre una cattiva notizia. Può darsi che bounce alto e basso tempo medio di durata sessione non siano un problema, anzi, che siano il segno di un buon successo. Ma sotto quali circostanze?
Se i tuoi utenti cercano qualcosa di specifico come il tuo numero di telefono, la tua email, o di cosa ti occupi, allora la loro visita potrebbe effettivamente essere molto breve e soddisfacente.
Per esempio, tempi brevi di visita sulla tua pagina di contatto possono essere considerati un successo. In generale, tempi brevi di visita sono da considerarsi un successo per tutte quelle pagine che offrono contenuti “mordi-e-fuggi”, semplici, immediati, brevi, diretti e facilmente asportabili altrove.
Se invece hai progettato una pagina come un contenuto di approfondimento che richiede almeno 1-2 minuti di lettura, e ottieni un bounce alto e un tempo di sessione basso, allora niente eccezioni e ricadi in uno dei 9 problemi indicati in precedenza.
Le statistiche di traffico sono fondamentali
Leggere e interpretare le statistiche di traffico web è fondamentale in una strategia di comunicazione digitale per una azienda. Sapere cosa funziona bene e cosa funziona meno bene nel tuo sito consente di intervenire, sistemare, migliorare continuamente e rendere il canale web uno strumento efficace di supporto al tuo business e un vantaggio competitivo.
Mi occupo di strategia di comunicazione digitale e progetti di digital marketing, tra cui anche l’analisi del traffico web. Produco mensilmente dei report chiari e comprensibili sullo stato del tuo sito web, indicando come intervenire per migliorare. E ovviamente svolgo anche i progetti relativi che migliorano il tuo sito. Contattami per un colloquio
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