Il 28 Febbraio a Hollywood alla cerimonia di consegna degli Oscar 2017, anzichè Di Caprio o Meryl Streep, il vincitore potrebbe essere Google. Oppure Amazon. E l’anno prossimo potrebbe essere Alibaba.
Google ha prodotto Pearl, candidato all’Oscar 2017
Google ha prodotto uno straordinario film di animazione in realtà virtuale (VR), dal titolo Pearl. Si tratta di un film animato di 6 minuti che si può vedere normalmente su YouTube, ma che può essere goduto appieno con una app su smartphone oppure guardandolo con un device 3D, occhialini, casco, quant’altro.
Il film si svolge in gran parte all’interno di un auto dove padre e figlia svolgono un’avventura on-the-road inseguendo ciascuno i propri sogni. Il film si è guadagnato la nomination all’Oscar come miglior film d’animazione. Guarda il film qui sotto. Nota che in alto a sinistra c’è una specie di comando direzionale che ruota la visione come vuoi tu. Usala durante il film
Come puoi vedere, la storia non è straordinaria, e la qualità del disegno sembra piuttosto approssimativa; il disegno non ha nulla a che vedere, per ora, con la qualità raggiunta dagli ultimi cartoon disneyani o della Pixar. Siamo quindi agli esordi di questa tecnologia, e non sicuramente davanti ad un capolavoro di animazione.
Aumentare l’attenzione all’intrattenimento in realtà virtuale
Questo fatto mi spinge un po’ a pensare male, e a ipotizzare che a Hollywood vi sia una specie di tacito accordo complessivo per favorire la vittoria di questo film e conseguentemente aumentare l’attenzione sull’intrattenimento con dispositivi in realtà virtuale.
La vittoria dell’Oscar di un film in realtà virtuale prodotto da Google avrebbe un impatto notevole sulla diffusione di tutte le nuove tecnologie di fruizione visiva, e soprattutto sui film, così come li intendiamo oggi. Portando investimenti e idee fresche nel dorato mondo della celluloide, che soffre sempre di più la concorrenza dell’intrattenimento digitale.
Il montaggio scompare?
Guardando il film, mi sono dovuto “arrangiare” nel girare la testa di qua e di là per capire cosa succede, e questo fatto non mi ha colpito particolarmente in positivo. Anzi, mi ha privato del piacere di godere del montaggio e della fotografia, perchè sono stato costretto a “montarmi” il film al volo da solo, guardando di qua e di là, perdendomi anche cose importanti.
Per questa ragione, questo tipo di prodotto non mi ha convinto granchè, e tantomeno vedo gli estremi di premiazione a un Oscar, e neppure griderei al miracolo.
Oppure Amazon
Oppure l’oscar potrebbe vincerlo Amazon. Perchè il film “Manchester by the sea”, distribuito in esclusiva su Amazon Video, è la prima serie distribuita su un servizio streaming che ha ottenuto una nomination all’Oscar.
In questo caso parliamo di una serie “vera”, con attori famosi, i cui diritti sono stati acquistati da Amazon per la distribuzione esclusivamente su streaming. Quindi potrà essere visto solo da chi si abbona a Amazon Video.
Qui il colpaccio sta nel fatto che Amazon ha sorprendentemente surclassato Netflix, il cui successo planetario avrebbe potuto essere la componente fondamentale per una nomination all’oscar di una sua serie. Invece no, e il primo prodotto di serie tv esclusivamente fruibile da streaming sarà marcato Amazon. Clamoroso.
E l’anno prossimo ? AliBaba.
Non è un caso, allora, che anche Alibaba si sia mosso. Alibaba non ha ancora un film candidato all’oscar, ma ha deciso di finanziare una serie cinese di film su gatti selvaggi guerrieri (!).
Alibaba non è nuovissimo a queste operazioni in quanto ha già avuto diverse partecipazioni in molti film; per esempio sulle ultime versioni di Start Trek e Mission Impossible.
E’ quindi evidente che l’attenzione dei grandi colossi mondiali del digitale si sia rivolta alla produzione cinematografica in quanto asset strategico per la diffusione del proprio servizio. Innovandolo radicalmente e offrendo novità inedite dal punto di vista della forma di fruizione, ma non solo.
Fine del cinema tradizionale come lo conosciamo
Questa tendenza potrebbe segnare la fine definitiva del cinema così come siamo stati abituati a conoscerlo, e come adesso sopravvive.
Dal “film” tradizionale, prodotto fatto e finito distribuito in pellicola da fruire in un cinema fisico a 12 euro, siamo passati a film digitali di animazione in realtà virtuale da fruire nel proprio salotto di casa on line, o da scaricare dietro abbonamento, attraverso dispositivi completamente nuovi e che accanto a realtà virtuale inseriranno forme di interazione completamente inedite, rendendo il film una esperienza ogni volta differente.
Appuntamento alla serata degli Oscar.
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Alberto Pozzi, Web Manager, progetta e sviluppa soluzioni web e progetti digitali per aziende. Si occupa di strategia digitale, web project management, siti responsivi, social media, progetti SEO, eCommerce, content management.