Svolgere un progetto SEO è come affrontare una dieta dimagrante.
Avete mai desiderato che il vostro sito risultasse primo su Google, ricercando parole correlate con il vostro business? E chi non lo ha mai desiderato? Allo stesso modo, chi non ha mai affrontato con le migliori intenzioni una dieta dimagrante per perdere qualche chilo di troppo?
Ho pensato, in maniera un po’ folle, come queste due attività presentassero molte, moltissime analogie.
E ho pensato che sarebbe possibile imparare qualcosa di come si imposta e si porta avanti un progetto di ottimizzazione SEO (appunto, di posizionamento del proprio sito su Google) proprio confrontando questa attività con l’avviamento e il mantenimento di una dieta dimagrante. Vediamo come, e perchè.
1. SEO: Si puo fare da soli, ma è meglio un professionista.
Certamente è possibile crearsi la propria dieta, ridurre a occhio le porzioni, decidere quali cibi escludere, e quali mantenere, e come abbinarli. Oppure è possibile leggersi un libro su un certo tipo di dieta, e applicarla esattamente come scritto. Ma è chiaro che in casi come questi, senza conoscere la natura profonda delle cose che trattiamo, si può andare incontro a grossi problemi.
Allo stesso modo, è sicuramente possibile improvvisare nel fissare keyword e escluderne altre, creare titoli e modificare pagine del sito, svolgendo attività di ottimizzazione senza reale coscienza di ciò che si sta facendo. Ma sarebbe meglio rivolgersi a uno specialista SEO, che sa distinguere la routine base da particolari specificità che magari a un occhio inesperto non sono immediatamente evidenti.
2. SEO: Prima si fa un check, si fissano gli obiettivi, e poi si parte.
Prima di iniziare una dieta è necessario accertare alcuni comportamenti del proprio metabolismo e alcune sue caratteristiche, nonchè escludere la presenza di determinati problemi. Senza conoscere con precisione alcuni dettagli del proprio corpo e delle proprie abitudini alimentari, senza controllare la presenza di intolleranze, allergie o simili, senza un check e senza l’occhio di un dietologo, si rischia di creare danni molto seri alla propria salute. Solo successivamente ad un check si fissano gli obiettivi ragionevoli, in dipendenza della situazione attuale. Se si pesa oltre cento chili, è ragionevole pensare di arrivare a ottanta, non a cinquanta.
Allo stesso modo, è necessario all’inizio del progetto SEO una valutazione dello stato generale e un controllo di alcune caratteristiche di quanto già fatto e di quanto già esistente online, verificando l’eventuale presenza di condizioni particolari. Successivamente, si stabilisce un piano di obiettivi che nel tempo porterà progressivamente a raggiungere quanto desiderato, fissando obiettivi ambiziosi ma ragionevoli, in dipendenza dalla situazione di partenza.
3. SEO: È necessario essere motivati, ogni giorno
E’ chiaro che fare una dieta richiede una notevole motivazione da parte di chi è in cura. Il compito del dietologo è di definire al meglio la dieta e di controllarne lo sviluppo, ma alla fine chi deve decidere giorno per giorno cosa acquistare al supermercato, cosa assumere e in che quantità, è una responsabilità di chi è in cura. E senza una ferrea disciplina, motivazione e perseveranza da parte di chi è in cura, anche disporre del miglior dietologo potrebbe non servire.
Allo stesso modo, un progetto SEO non è un’operazione di cui disinteressarsi, una volta avviata; al contrario, richiede costante applicazione, costante disciplina e allineamento; senza una continua applicazione, senza applicare ad ogni aggiornamento le corrette keyword e i corretti titoli, senza promuovere il proprio sito al di fuori con i termini corretti, anche disporre del massimo esperto SEO potrebbe non portare risultati significativi.
4. SEO: OK a uno strappo ogni tanto
Uno degli aspetti che rendono “umani” i dietologi è che sanno come introdurre nella dieta un giorno, un pasto, qualcosa in cui consentono a chi è in cura di “sgarrare”, e di assumere cibi o porzioni fuori quota. Al tempo stesso, fissano le regole per lo “sgarro”: la pizza una volta ogni 15 giorni, il dolce una volta al mese, etc. , tranquillizzandoci sul fatto che uno strappo alla regola ogni tanto non crea nessun danno, se si mantiene con attenzione il quadro complessivo di regole nel resto del tempo. La raccomandazione è tuttavia di evitare frequenti strappi ed eccezioni. Commettere regolarmente e frequentemente eccezioni ed errori di alimentazione può invalidare gli sforzi già fatti e gli obiettivi già raggiunti.
In un progetto SEO, è altrettanto vero che è possibile in qualche aggiornamento, in qualche pagina, in qualche sezione, titolo, keyword, meta, dimenticarsi di applicare le regole e utilizzare keyword o termini o titoli diversi o errati, o lunghi, o mal strutturati; e ciò, se circostanziato, non crea particolari problemi al quadro di posizionamento del sito (basta che l’oggetto dello strappo alla regola non sia la homepage…). Ed è altrettanto vero che se però le dimenticanze e le omissioni o gli errori o le eccezioni alle regole diventano frequenti, il sito perde quota su Google, rispetto agli avversari.
5. SEO: Se si è straordinariamente motivati, in un mese si raggiungono ottimi obiettivi.
Svolgere una dieta dimagrante seriamente può portare già a buoni risultati in un mese. E’ normale perdere quattro, cinque chili nelle prime settimane di applicazione seria e costante. E di solito già questo obiettivo gratifica gran parte dei soggetti in cura.
In un progetto SEO i primi interventi shock, se ben coordinati, possono migliorare nettamente il posizionamento di un sito anche già nelle prime settimane di esposizione. E’ però opportuno riservare questi successi a casi particolari, e considerare cinque-sei mesi come il tempo medio di realizzazione e di raggiungimento di obiettivi medi.
6. SEO: Al termine, c’è il programma di mantenimento e introduzione nuove abitudini
Passato il primo periodo di dieta ferrea e raggiunti gli obiettivi base, è normale che il dietologo assegni una dieta più tollerante e meno stringente, come “mantenimento”. Normalmente la dieta di mantenimento impone anche un nuovo stile di vita, maggiore attenzione a cibi sani e freschi, l’eliminazione di cattive abitudini e l’introduzione di nuove abitudini, come per esempio sport leggeri come correre o camminare o nuotare.
Allo stesso modo, in un progetto SEO è possibile distinguere una prima fase di interventi strutturali, che modificano opportunamente le pagine del sito, i contenuti, e alcuni aspetti tecnici, da una fase successiva in cui il sito va aggiornato dismettendo le vecchie abitudini di testi e titoli poco curati, di improvvisazione di keyword, di assenza di condivisioni, introducendo buone nuove abitudini, come la scrittura dei contenuti in stile web, a piramide rovesciata, a titoli essenziali, a ricercare di ottenere link esterni verso il sito, a promuovere gli aggiornamenti su social media, etc.
E il tuo sito? Pensi che necessiti di una cura SEO-dimagrante?
Alberto Pozzi, Web Manager, progetta e sviluppa soluzioni web e progetti digitali per aziende. Si occupa di strategia digitale, web project management, siti responsivi, social media, progetti SEO, eCommerce, content management.
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