Alcune tattiche SEO sono mutate anche radicalmente nel corso degli anni, e ciò che alcuni anni fa poteva funzionare bene, non necessariamente funziona bene ancora adesso. Anzi. Alcune tattiche sono diventate proprio obsolete, e se le si utilizza ancora oggi, non solo si rischia di non migliorare il traffico del proprio sito, ma di peggiorare le cose e ridurlo.
Come procedere per evitare problemi? La cosa migliore da fare è evitare di utilizzare le tattiche elencate nel seguito, iniziando ad applicare le nuove soluzioni indicate, ovvero trasformare le tattiche obsolete in azioni efficaci aggiornate.
Trasformare 7 tattiche SEO obsolete in 7 azioni efficaci
Tattica obsoleta #1: Cercare di ottenere più link possibile verso il proprio sito, perchè significa ottenere un migliore posizionamento
Secondo tutti i manuali di SEO pubblicati fino a quattro-cinque anni fa, uno dei fattori determinanti per il posizionamento di un sito è legato direttamente al numero di link che il sito ha ottenuto dall’esterno (in-bound link o backlink).
Nonostante avere più backlink di solito corrisponda effettivamente ad un posizionamento migliore, oggi non è più necessariamente così. E’ possibile infatti trovare nuovi siti molto ben posizionati, anche se dispongono solamente di una manciata di backlink, che spesso provengono da vecchi siti autorevoli.
Come è possibile? I backlink che provengono da siti autorevoli risultano effettivamente più rilevanti per Google e, grazie all’aggiornamento “Penguin” dell’algoritmo di ranking Google, la rilevanza dei link risulta più importante della quantità.
Per esempio, cercando su Google “business credit cards.”, il sito Nerd Wallet appare prima di Chase Manhattan Bank e American Express.
Come è possibile? Secondo Ahrefs, l’url di Nerd Wallet ha 176 link da 136 domini diversi. L’Url di Chase ha 293 link da 69 domini, e American Express ha 90.000 link da 343 domini. Quindi, sia Chase che AmEx hanno più link provenienti da più domini di Nerd Wallet. E Nerd Wallet ha come Google page ranking 6, mentre Chase e Amex sono a 7. Eppure Nerd Wallet sta sopra. Questo è un esempio di come non ci sia bisogno di focalizzarsi sulla quantità ma sulla qualità dei link; che è ciò che ha fatto e che Nerd Wallet predilige fare.
Meglio quindi non andare a caccia di link in quantità, bensì concentrarsi sulla costruzione di link altamente rilevanti che sono centrali al contenuto del proprio sito. Se poi i link rilevanti sono numerosi, meglio.
Tattica obsoleta N.2 : Fare SEO consiste principalmente nella scrittura di contenuti ricchi di keyword
Fino a poco tempo fa si è consolidata l’opinione che per posizionare bene un sito per una ricerca con una certa frase, p. es. “Business credit cards”, si dovrebbe includere la medesima frase nei testi della pagina web. Nel passato questo era vero, ma oggi l’algoritmo di Google utilizza una indicizzazione a semantica latente (LSI Latent semantic indexing).
L’indicizzazione a semantica latente LSI è un metodo di indicizzazione e ricerca delle informazioni che utilizza una tecnica matematica chiamata decomposizione dei valori singolari, per identificare pattern nelle relazioni tra i termini e i concetti contenuti in una collezione strutturata di testi. LSI è basata sul principio che le parole che sono utilizzate nel medesimo contesto tendono ad avere lo stesso significato.
In altre parole, Google individua la frase “corporate credit cards” come una frase simile a “business credit cards”. Ciò significa che se si usa in pagina la parola “corporate” invece di “business”, ci si posiziona bene su tutt’e due i termini, anche se uno dei due non viene usato.
Quindi, invece di insistere a scrivere contenuti ricchi di parole chiave, è importante scrivere contenuti che risultino gradevoli al lettore. Se si colloca il proprio lettore al centro dell’attenzione, e si scrive ciò che è meglio per l’utente, Google individuerà automaticamente per quali termini si dovrebbe qualificare la pagina, e stabilirà autonomamente le keyword. E’ l’effetto dell’indicizzazione LSI.
Inoltre, a nessuno piace leggere contenuti ricchi di keyword. Se citassi la parola “SEO” 100 volte in questo post solo perchè desidero posizionarmi sulla parola “SEO”, probabilmente vi stanchereste di leggere il mio post e cessereste anche di linkare i miei interventi, il che danneggerebbe il mio posizionamento.
E’ opportuno, quindi, evitare di scrivere contenuti mirando esclusivamente alla ricchezza di keyword, senza badare alla qualità di scrittura, perchè ciò non aiuta più il posizionamento.
Tattica obsoleta N.3: Fare SEO consiste nell’ottenere link, e ottimizzare codice pagina e contenuto.
Fino a 5 anni fa (2011) era possibile affermare che fare SEO consisteva soprattutto nel costruire link, ottimizzare codice HTML e produrre contenuti ottimizzati. Con questa premessa, il risultato è stato che molti siti con contenuti mediocri, con tonnellate di link artificiosi in entrata e una buona ottimizzazione del codice in pagina ottenevano un buon posizionamento.
Ma oggi non è più così. Oggi i siti che tendono a posizionarsi bene, che lo si voglia o no, sono quelli che hanno anche un grande seguito su social media. Che ci si creda o no, che abbiano un impatto diretto o indiretto sul posizionamento, i social media impattano sicuramente sul posizionamento.
Più precisamente, le cose funzionano come segue: più è popolare un sito sui social media, più occhi attira. E più occhi attira, più link rilevanti ottiene. Pertanto, se si desidera un migliore posizionamento, non ci si concentri esclusivamente sul link building. Ci si concentri anche sulla costruzione del relativo profilo social.
Tattica obsoleta 4: Controllare ossessivamente il posizionamento sulle parole chiave principali
Molti specialisti SEO controllano spesso il posizionamento del proprio sito e dei propri clienti sui termini principali, quelle formate da una o due keyword Tuttavia questo è un vecchio modo di procedere, perchè i ranking sulla parole chiave principali oggi sono sempre meno rilevanti.
Sicuramente l’obiettivo di ogni specialista SEO è di ottenere un posizionamento migliore sulle ricerche degli utenti, ma il modo in cui gli utenti operano le ricerche è fondamentalmente cambiato, ed è sempre di più “a coda lunga”, ovvero l’utente inserisce sempre più spesso almeno 3 o 4 parole nella propria ricerca, e non più solo 1 o 2.
I volumi di ricerca relativi alle principali keyword formate da 1 o 2 parole sono scesi dell’8%, e i siti stanno iniziando a vedere la maggioranza del proprio traffico provenire da ricerche a coda lunga.
E’ cioè normale, oggi, rilevare che nel proprio sito qualcosa come il 90% del traffico provenga da ricerche in coda lunga, e che peraltro questo tipo di traffico porti a tassi di conversioni molto più alti rispetto al traffico che giunge con parole chiave di 1 o 2 parole.
Quindi, invece di occuparsi di intervenire per il posizionamento sui termini principali a 1 o 2 parole, operazione che è diventata molto difficile dopo gli aggiornamenti Panda e Penguin, ci si dovrebbe concentrare ad attirare di più il traffico a coda lunga, quello portato da ricerche con 3 o più parole.
La parte bella della faccenda è che con questo scenario non è più essenziale controllare quotidianamente il posizionamento per i termini principali. E’ invece molto più importante concentrarsi sulla creazione di una strategia di contenuti per traffico a coda lunga, sviluppando magari strategie e soluzioni di content marketing.
Tattica obsoleta N.5: Avere più pagine nel sito significa avere più traffico
Wikipedia è un eccellente esempio di un sito in cui di più pagine si dispone, più traffico si ottiene. Quindi se si desidera più traffico è necessario avere più pagine? Non esattamente.
Se le pagine che si pubblicano non hanno contenuti di alta qualità, non ci si posizionerà bene. Nemmeno se si hanno decine o centinaia di migliaia di pagine. Più precisamente, aggiungere contenuti (specialmente se di bassa qualità,) non aiuta il posizionamento e il traffico; piuttosto, lo danneggia.
Google ha infatto rilasciato un aggiornamento del proprio algoritmo di indicizzazione, denominato Panda, che mira a analizzare con maggiore severità i siti con contenuti di bassa qualità. Una volta individuati, questi siti sono stati penalizzati, lo sono tuttora, e il loro traffico proveniente dagli esiti ricerca Google si è praticamente azzerato.
Un esempio di questa circostanza è la storia del sito Wise Geek. Tempo, fa questo sito dominava i posizionamenti su Google, grazie alla grande quantità di contenuti; ma all’avvio di Google Panda, il sito è stato colpito e penalizzato duramente, a causa della bassa qualità dei contenuti.
Di conseguenza, meglio non creare siti pensando esclusivamente a produrre migliaia di pagine. Ci si concentri nel creare contenuti di alta qualità. Se poi i contenuti di alta qualità sono numerosi, meglio. E’ infatti possibile arrivare a ottenere traffico pari a centinaia di migliaia di pageview al mese senza necessariamente avere nel sito migliaia e migliaia di post.
Tattica obsoleta N. 6: E’ necessario molto testo in pagina per posizionarsi bene.
Era opinione comune e ben consolidata che per posizionarsi bene fosse necessario disporre di un testo di almeno 2.000 parole per ogni pagina. Ma il sito Upworthy ha dimostrato che questa regola non è più valida.
Upworthy è uno dei siti del web che crescono più rapidamente, superando Huffington post e BuzzFeed. Eppure ha contenuti molto brevi in ogni pagina. Per esempio, in questa pagina che presenta un video su un tatuaggio
…il testo è limitato letteralmente alle tre righe che vedete. Eppure questa pagina ha raggiunto il top della pagina numero 2 (11esimo- 12esimo posto) sulla parola “tattoos”.
E questa non è l’unica keyword per la quale il sito è stato capace di posizionarsi. Secondo le indicazioni di SEMrush, ottiene 750.000 visitatori al mese dai motori di ricerca.
Questo dimostra che il testo non è l’unica forma di contenuto da considerarsi rilevante. Anche video e immagini possono posizionarsi bene, che è ciò a cui tipicamente punta Upworthy nei propri post. Se si mira a posizionamenti importanti, è meglio quindi utilizzare anche differenti tipi di contenuto: podcast, infografica, video, quiz, le possibilità sono moltissime.
Tattica obsoleta N. 7 Avere un posizionamento migliore comporta più traffico
C’è un grande malinteso nel SEO, e cioè che un posizionamento migliore comporti necessariamente un traffico maggiore. Se si ottiene un posizionamento migliore, sicuramente vi vedranno più utenti nell’elenco di Google, ma ciò non significa che otterrete necessariamente più click.
Ciò può accadere in quanto le keyword alle quali si mira potrebbero non portare particolari volumi di traffico. Oppure i metatag che vi descrivono nella pagina esito di Google potrebbero non essere particolarmente invitanti, il che potrebbe non portare gli utenti a clickare sul sito nell’elenco dell’esito ricerca.
Puoi affrontare questo tema operando in due direzioni:
- Utilizzare il Keyword Planner Tool di Google per trovare le giuste keyword su cui puntare
- Ottimizzare il tasso di click-through utilizzando i report di Google Analytics
Conclusioni
Meglio non sciupare tempo e energie sulle tattiche SEO obsolete che ho raccontato qui; meglio iniziare a concentrare le energie su strategie che migliorino il traffico.
Seguendo i 7 suggerimenti indicati, inizierete a migliorare il vostro traffico da ricerca già entro 30 o 60 giorni. Non si tratta di una previsione esatta, ma significa semplicemente che correggendo la vostra attenzione verso i temi più opportuni i risultati non tarderanno ad arrivare.
(Questo post è ispirato a 7 obsolete seo tactics that you’re wasting your time on)
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